Il viaggio del cambiamento
Quando facciamo un bel viaggio dobbiamo partire attrezzati. Dobbiamo sapere da dove partiamo, i mezzi a disposizione, dove vogliamo arrivare, con chi partiamo etc… Spesso nella vita ci capita di voler operare un cambiamento. Vogliamo smettere di essere rabbiosi, depressi, pensierosi, vogliamo cambiare partner, lavoro etc… Anche in questo caso, tuttavia, dobbiamo pensare a questi cambiamenti come a un viaggio, e per farlo abbiamo bisogno di alcuni semplici elementi:
1. La consapevolezza: quello che c’è ora, come funzioniamo, quali sono i nostri pregi e i nostri difetti e soprattutto che cosa ci piace o non ci piace della nostra vita. Sapere questo è il punto di partenza per un magnifico viaggio verso il cambiamento;
2. L’obiettivo: dove andiamo? Spesso quando vogliamo cambiare non ce lo chiediamo. Diciamo “voglio avere meno ansia” senza pensare a cosa mi serva essere diverso. Se invece pensiamo a dove vogliamo arrivare sarà più facile partire. Pensiamo a quello che ci realizza, non solo agli ostacoli che ce lo impediscono;
3. Compagna curiosità: quando viaggiamo per cambiare siamo spaventati, tristi o arrabbiati. È normale ed è la condizione umana. Tuttavia se vediamo il viaggio come una scoperta la curiosità può essere una ottima alleata. Non importa se sbagliamo, se ci perdiamo nel cambiamento, ogni cosa nuova che vediamo è alimentata dalla nostra curiosità;
4. La motivazione: perché cambiamo? Cosa ci fa muovere? A volte è qualcuno, a volte un desiderio nostro, a volte è noia…chiederci quale motore muove il nostro cambiamento è fondamentale;
5. Le risorse: tutti le abbiamo, tutti le abbiamo usate ma non ce ne rendiamo conto. Se ho 20 anni e voglio cambiare, devo iniziare a pensare che se sono sopravvissuto fino a oggi qualche qualità devo pur possederla. A volte è un luogo dove mi calmo, a volte una persona (via o morta) che mi consiglia, a volte un simbolo, in molti casi una abilità;
6. Il compagno: per viaggiare ci serve un compagno, che ci sostenga e ci mostri il cambiamento. Se viaggiamo da soli, non sapremo mai quanto siamo cambiati, e se avremo paura se saremo arrabbiati nessuno ci conforterà. Cerchiamo il nostro compagno di viaggio, non deve per forza essere un partner, basta anche un amico, un parente….
7. Il punto di ritorno: non ci spingeremo mai nella giungla del cambiamento, se pensiamo che questa ci inghiottirà. Non è vero che quando cambiamo non possiamo tornare indietro e non è vero che ogni cambiamento ci modifica in toto. Se non ci piace quello che simo diventati spesso possiamo tornare indietro. Questo è fondamentale saperlo perché a volte è proprio la paura di cambiare troppo che ci blocca dove siamo.
Queste sono alcune piccole suggestioni su quello che dobbiamo costruire prima di cambiare. Certo, può spaventare se vediamo l’obiettivo finale, ma se invece ci fermiamo ad assaporare ogni metro del nostro viaggio, a osservare e condividere con chi ci vuole bene ogni nuovo particolare, allora questo cambiamento sarà la migliore esperienza della nostra vita.